Le Nuove “Norme Tecniche per le Costruzioni” 2018 e la ancor più recente Circolare esplicativa del ministero delle Infrastruture e dei Trasporti sono le linee guida per la progettazione statica e sismica di edifici di nuova realizzazione e per gli interventi di miglioramento e di adeguamento sismico degli edifici esistenti.
Una tra le principali novità introdotte rispetto alle “NTC 2008” consiste in una semplificazione per gli interventi di adeguamento sismico degli edifici esistenti: secondo le nuove regole, in caso di mutamento di destinazione d’uso (§ 8.4.3. lettera c) e di modifiche di classe d’uso che conducano a costruzioni di classe III ad uso scolastico o di classe IV, è previsto uno sconto del 20% sulla verifica. In particolare, il livello di sicurezza della costruzione, quantificato attraverso il rapporto ζE (rapporto tra lʹazione sismica massima sopportabile dalla struttura e l’azione sismica massima che si utilizzerebbe nel progetto di una nuova costruzione) deve essere pari almeno 0.8 (invece di 1).
Una tra le principali novità introdotte rispetto alle “NTC 2008” consiste in una semplificazione per gli interventi di adeguamento sismico degli edifici esistenti: secondo le nuove regole, in caso di mutamento di destinazione d’uso (§ 8.4.3. lettera c) e di modifiche di classe d’uso che conducano a costruzioni di classe III ad uso scolastico o di classe IV, è previsto uno sconto del 20% sulla verifica. In particolare, il livello di sicurezza della costruzione, quantificato attraverso il rapporto ζE (rapporto tra lʹazione sismica massima sopportabile dalla struttura e l’azione sismica massima che si utilizzerebbe nel progetto di una nuova costruzione) deve essere pari almeno 0.8 (invece di 1).
Questa novità per un Paese come l’Italia risulta molto agevole considerato che la maggior parte del patrimonio edilizio è stato construito prima degli anni 70’ e quindi senza gli attuali criteri antisismici. L’Adeguamento permette di inalzare la sicurezza della propria abitazione e di abbassare il rischio in caso di sisma.
L’obiettivo del legislatore è quello di permettere a una maggior platea rispetto il passato di mettere in sicurezza gli edifici e oltre a ciò incentiva le iniziative e i lavori finalizzati alla riduzione del rischio sismico. il Sismabonus rappresenta una novità interessante e resterà in vigore sino al 31 dicembre 2021. L’agevolazione è rivolta sia ai contribuenti soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) sia ai soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (Ires).
Gli interventi possono essere realizzati sia sugli immobili di tipo abitativo che su quelli utilizzati per le attività produttive, situati nelle zone sismiche 1,2 e 3.
Nello specifico, con il Sisma Bonus si può ottenere una detrazione:
Altra possibilità è l'utilizzo del "SUPER BONUS 110%" che permette di detrarre le stesse cifre ma con la possibilità di portare a detrazione, o di cedere il credito, fino al 110% della spesa sostenuta.
L’obiettivo del legislatore è quello di permettere a una maggior platea rispetto il passato di mettere in sicurezza gli edifici e oltre a ciò incentiva le iniziative e i lavori finalizzati alla riduzione del rischio sismico. il Sismabonus rappresenta una novità interessante e resterà in vigore sino al 31 dicembre 2021. L’agevolazione è rivolta sia ai contribuenti soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) sia ai soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (Ires).
Gli interventi possono essere realizzati sia sugli immobili di tipo abitativo che su quelli utilizzati per le attività produttive, situati nelle zone sismiche 1,2 e 3.
Nello specifico, con il Sisma Bonus si può ottenere una detrazione:
- del 50% sulle spese effettuate da calcolare su un ammontare massimo di 96.000 euro per immobile;
- del 70 o 80% quando dalla realizzazione degli interventi si ottiene una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi;
- dell'80 o 85% se i lavori volti all'adeguamento sismico sono stati realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali (con passaggio di 1 o 2 classi);
- del 75 o 85%, fino a un massimo di 96.000, per chi acquista un immobile in un edificio demolito e ricostruito nei Comuni in zone classificate a “rischio sismico 1”.
Altra possibilità è l'utilizzo del "SUPER BONUS 110%" che permette di detrarre le stesse cifre ma con la possibilità di portare a detrazione, o di cedere il credito, fino al 110% della spesa sostenuta.